mi hanno denunciato… che emozione!


Padova, 3 luglio 2008.

Alla Procura della Repubblica Presso il Tribunale di Roma

Il sottoscritto Vasco Carraro, nato a Padova il xxxxxxxxxxxxxxx e ivi residente
in via xxxxxxxxxxxxxxxxxxx, denuncia:

PREMESSA

Il partito politico Radicali Italiani (movimento liberale, liberista, libertario) è stato fondato il 14 luglio 2001 ed è:
– Soggetto Costituente del Partito Radicale Transnazionale (allegato n. 1)
– Soggetto Costituente del Partito La Rosa Nel Pugno , 1/11/2005 (allegato n. 2)
– Membro dal 19/10/2004 dell’ ELDR Party, partito liberaldemocratico europeo, (allegato n. 3)
– Membro osservatore dell’Internazionale Liberale dal 16/05/2008 (allegato n. 4)
Il Partito politico Radicali Italiani ha, fin dalla sua fondazione, partecipato a tutte le elezioni politiche nazionali, regionali ed europee con programmi, iniziative di propaganda politica, impegni economici e propri candidati, sotto simboli volta per volta diversi: Lista Emma Bonino (fino al 2005), Rosa nel Pugno (2006), Partito Democratico (2008 )
ottenendo:
– l’elezione di due parlamentari europei nel 2005
– l’elezione di 9 deputati nel 2006
– l’elezione di 7 deputati e di 2 senatori nel 2008
e percependo in ogni occasione rimborsi elettorali (anche se mai iscritti nel “suo”
bilancio, v. allegato n. 9) che, limitatamente alle tornate elettorali del 2006
e del 2007 sono risultati così determinati:

Elezioni politiche del 2006
Rimborso ottenuto: 6.658.715,90 (allegato n. 5)
Spese accertate: 3.935.682,51 (allegato n. 5)
Guadagno netto: + 2.723.033.39
(I dati esposti sono relativi al simbolo elettorale di cui Radicali
Italiani era uno dei quattro soggetti costituenti )

Elezioni politiche del 2008
Quota rimborso dichiarato: 3.150.000,00 (allegato n. 6)
Spese accertate: 305.000,00 (allegato n. 7)
Guadagno netto: + 2.845.000,00

Lo Statuto (documento allegato n. 1) del Partito politico denominato Radicali Italiani,
movimento liberale, liberista, libertario, statuisce:

Art. 2 – Gli Iscritti
Può iscriversi al Movimento chiunque, senza distinzione di età e di nazionalità.
L’iscrizione è compatibile con qualsiasi appartenenza, politica, sociale, confessionale.
L’iscrizione si compie con il versamento della quota annuale, che vale da accettazione
del presente Statuto.
Art. 3 – Il Congresso degli iscritti
Il Congresso degli iscritti è annuale e si tiene a data fissa nella decade che include
il 1° novembre.
provvede all’approvazione dello Statuto ed all’elezione del Presidente del Movimento,
del Segretario, del Tesoriere, di 60 membri del Comitato Nazionale.
Al Congresso partecipano con diritto di voto gli iscritti.
Art. 3 bis – Il Congresso straordinario
Il Congresso straordinario è convocato:
a) d’intesa con il Tesoriere, dal Segretario;(omissis)
Art. 4 – Il Comitato Nazionale.
1. Il Comitato Nazionale dibatte e delibera su iniziative del Movimento e sulle decisioni e sulle proposte degli organi dirigenti;(omissis)
modifica lo statuto e l’atto costitutivo a maggioranza semplice, quando partecipi al voto almeno la metà dei suoi componenti.(omissis)
delibera, previo parere favorevole del Segretario, sulle richieste di adesione avanzate da associazioni o gruppi non radicali,(omissis)

stabilendo così, in forma non equivoca, come:

– A tutti gli iscritti è garantito elettorato attivo e passivo indipendentemente dalla data di iscrizione annuale che può realizzarsi anche nella stessa sede congressuale
– Il Congresso è titolare esclusivo della elezione del Presidente, del Segretario e del Tesoriere
– E’ esclusa ogni ipotesi di “vicariato” da parte del Comitato Nazionale nei confronti
dei poteri del Congresso. Si avrebbe altrimenti l’assurdo di un Comitato Nazionale
legittimato a nominare sé stesso attraverso l’individuazione dei suoi 60 membri componenti.
– Lo Statuto del movimento può essere modificato sia dal Congresso che dal Comitato Nazionale

IL FATTO

Nel sito web del movimento (www.radicali.it) figura l’atto di convocazione (allegato n. 8 )
per i giorni 27-28-29 giugno 2008 del Comitato Nazionale di Radicali Italiani riportante come primo punto all’o.d.g.:

“Dimissioni Segretaria, Tesoriera e Presidente;”

e come programma dei lavori per le ore 15.00 di Domenica 29 giugno 2008:

“Domenica 29 giugno 2008 ore 15.00 – …. elezione dei nuovi organi”

Sullo stesso sito web viene riportato anche il testo della deliberazione approvata come
mozione generale vincolante per gli organi dirigenti (allegato n. 10) e l’indicazione dei membri del Comitato che, all’unanimità dei presenti, l’hanno votata.
Al penultimo ed all’ultimo comma detta mozione recita testualmente:

“Tale impegno costituisce una sfida per l’intero movimento che comporta,
da parte del Comitato, la conseguente decisione di conferire piene funzioni statutarie
di Segretario, Tesoriere e President a chi avrà il compito di guidare Radicali italiani,
fino alla scadenza congressuale annuale di novembre.
Il Comitato pertanto delibera che, fino al prossimo Congresso, le funzioni di Segretario,
Tesoriere e Presidente del Movimento siano esercitate rispettivamente da Antonella Casu,
Michele De Lucia, Bruno Mellano.”

IL DANNO

Con l’approvazione di detta mozione generale da parte del Comitato Nazionale del Partito Radicali Italiani si è realizzata una grave violazione dei disposti fissati dagli artt. 3 e 4 dello Statuto che riservano in forma esclusiva al Congresso degli iscritti l’elezione/nomina di Presidente, Segretario e Tesoriere escludendo in ogni caso tale potere tra quelli propri attribuiti al Comitato Nazionale (contrariamente a quanto avviene ad esempio per il potere di modifica dello Statuto che è esplicitamente attribuito ad entrambi gli organi politici in discussione).

Tale violazione ne ha configurata una seconda nei confronti di tutti i cittadini italiani nella loro veste di iscritti o di potenziali iscritti al Partito entro la data di tenuta del Congresso ordinario o straordinario:

Usurpando al Congresso (ordinario o straordinario) il potere di eleggere Presidente, Segretario, Tesoriere del Partito politico Radicali Italiani,il Comitato Nazionale ha infatti riservato ai soli “suoi” componenti la facoltà di esercitare l’elettorato attivo/passivo per l’elezione di dette cariche privando l’universalità dei soggetti interessati della facoltà di esercitare a loro volta l’elettorato attivo e passivo come previsto dallo Statuto e quindi di essere investiti della carica di Presidente, ovvero di Segretario, od ancora di Tesoriere del partito.
Il danno, anche economico, derivato da tale “perdita di chance” è rilevantissimo se si considera che la selezione degli eletti alle cariche parlamentari è, dalla legge elettorale in vigore, affidata all’ordine sequenziale con cui gli organi dirigenti di partito predispongono le liste elettorali

SCIENZA GIURIDICA E GIURISPRUDENZA

(da “La democrazia interna ai partiti politici”, Greco Massimo)
I partiti politici godono di una sfera di attribuzioni costituzionalmente riservata e protetta. Le funzioni da loro svolte, oltrechè pubbliche, sono anche costituzionalmente rilevanti, perché trovano fondamento nell’art. 49 Cost..
Esse non possono quindi essere lese dall’autonomia, cosiddetta interna, riconosciuta ai partiti senza con ciò ledere il ruolo fondamentale che la Costituzione assegna agli stessi.
I partiti politici sono infatti il principale, se non unico, strumento attraverso cui si esprime il pluralismo politico dei cittadini, i quali, loro tramite, possono partecipare quotidianamente alla determinazione della politica nazionale.
Le funzioni attribuite ai partiti … costituiscono l’unico modo costituzionalmente possibile e legittimo perché nelle odierne democrazie rappresentative il popolo possa esercitare la propria sovranità, cioè per “raccordare”, come dice la Corte Costituzionale (Ordinanza n. 79/2006) democrazia e rappresentanza politica.
Del resto, proprio in relazione a tali funzioni i partiti godono di finanziamento pubblico.
Il ruolo fondamentale svolto dai partiti nel procedimento elettorale assume quindi natura non solo pubblica ma anche costituzionale perché costituisce la principale modalità di esercizio del ruolo attribuito ai partiti dall’art. 49 Cost.

La violazione delle regole interne di partito realizza la lesione del diritto (art. 51 cost.) di
ogni singolo aspirante alla candidatura di poter accedere alla carica pubblica parlamentare.

(da “L’ammissione del cittadino ai partiti: osservazioni a margine del ‘caso Pannella’ “, Donato Messineo)
Il cittadino in possesso dei requisiti richiesti dallo statuto del partito vanterebbe un diritto perfetto all’ammissione, azionabile in giudizio (“L’ammissione del cittadino ai partiti”, Bardusco, Milano-Varese, 1967, 93 ss). Ciò sarebbe maggiormente da ritenere considerando che il partito politico è per tanti versi un’associazione “privilegiata” dai pubblici poteri, beneficiando tra l’altro del finanziamento pubblico: un’associazione, dunque, il cui “successo…discende in larga parte non dai meriti dell’associazione in sé, bensì dai poteri e dai diritti di cui essa gode, grazie a… provvedimenti della pubblica autorità” (“Problematica delle libertà costituzionali”,
Pace, Padova 1992, 354 s. nt. 8 e 378 nt. 20).

L’accertata violazione delle norme statutarie del partito attiva la pretesa risarcitoria: “secondo la più recente elaborazione giurisprudenziale, nei casi in cui ad un soggetto è preclusa in radice la partecipazione ad una gara o concorso, sicchè non è possibile dimostrare, ex post, né la certezza della vittoria, né la certezza della non vittoria, la situazione soggettiva tutelabile è la chance, cioè l’astratta possibilità di un esito favorevole (Tar Lazio, sede di Roma, sez. I°, 24/05/2006)”.

Si tratta non di una mera aspettativa di fatto ma un’entità patrimoniale a sè stante, giuridicamente ed economicamente suscettibile d’autonoma valutazione, onde la sua perdita, vale a dire la perdita della possibilità consistente di conseguire il risultato utile del quale risulti provata la sussistenza, configura un danno concreto ed attuale (Cass. Civ. sez. III, 4/03/2004, n. 4400).

Chi subisce un danno da perdita di chance può chiederne il ristoro o mediante la ripetizione dell’occasione perduta o per equivalente monetario (Cass. Civ. sez. lav., 19/11/1997, n. 1522, richiamata da Cons. St. VI, 5/12/2005, n. 6960).

PER QUANTO ESPOSTO

il sottoscritto sporge formale denuncia per il reato previsto e punito dall’art. 294 c.p., e quanti altri la S.V. vorrà ravvisare nei fatti sopra esposti, nei confronti dei seguenti signori dirigenti del partito Radicali Italiani e per i quali viene specificato anche il ruolo politico:

Werther Casali Presidente del Comitato Nazionale del partito
Maria Antonietta Farina Presidente dimissionario del partito
Rita Bernardini Segretario politico dimissionario
Elisabetta Zamparutti Tesoriere dimissionario
Bruno Mellano Neoeletto Presidente
Antonella Casu Neoeletto Segretario politico
Michele De Lucia Neoeletto Tesoriere

e dei seguenti signori, membri eletti o di diritto del Comitato Nazionale del partito Radicali Italiani, che hanno approvato la mozione generale (allegato n. 10):

Matteo Angioli, Salvatore Antonaci, Nicolas Ballario, Marco Beltrandi, Rocco Berardo, Guido Biancardi, Stefano Bilotti, Gian Piero Buscaglia, Michele Capano, Antonietta Caparrotti, Marco Cappato, Daniele Carcea, Jolanda Casigliani, Antonio Cerrone, Deborah Cianfanelli, Corrado Cortese, Enzo Cucco, Sergio D’Elia, Antonella Spolaor Dentamaro, Valerio Federico, Andrea Furgiuele, Norberto Gallo, Fabrizio Gambarini, Alberto Garbellotto, Alessandro Gerardi, Michele Lembo, Carlo Loi , Aldo Martorano, Alessandro Massari, Matteo Mecacci, Elisabetta Mirra, Mattia Panazzolo, Marco Pannella, Luca Perego, Alessandra Pinna, Luca Placidi, Sergio Ravelli, Alessandro Rosasco, Simone Sapienza, Giancarlo Scheggi, Wilhelmine Schett (Mina Welby), Claudia Sterzi, Donatella Trevisan, Maurizio Turco, Valter Vecellio

CHIEDE

l’annullamento della deliberazione (allegato n. 10) adottata dal Comitato Nazionale di Radicali Italiani.

Chiede inoltre, ai sensi dell’art. 408, 2° comma, c.p.p., di essere informato in caso di archiviazione presso la propria residenza sita in via xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.

Con osservanza,
Vasco Carraro

12 commenti »

  1. mac_spk Said:

    Articolo 294 codice penale: Attentati contro i diritti politici del cittadino
    Chiunque con violenza, minaccia o inganno impedisce in tutto o in parte l’esercizio di un diritto politico, ovvero determina taluno a esercitarlo in senso difforme dalla sua volonta’, e’ punito con la reclusione da uno a cinque anni.

  2. valeria Said:

    minchia!!!!!!!!!:-))))))))))))))))))))

  3. valeria Said:

    ci vorrebbe biscottino…sai uno degli avvocati di ally mc beal?

  4. macspk Said:

    non ho presente biscottino, ma spero sia sufficiente Rossodivita o qualcuna delle prossime trovate di Angelino Alfano 😉

  5. jack Said:

    ciao!!! denunciato?? qui io sto impazzendo dalla quantita di gnocca cghe circola… l’appartamento l’ho trovato ma il lavoro ancora no.. saluta pannella e dighe che qua se poe fumar, la’ invesse no!

  6. saravisentin Said:

    Va beh, ma una denuncia collettiva così non ti fa quasi neanche onore… Fatico a trovare il tuo nome.
    Caro compagno, puoi fare di meglio!!!!

  7. d'io Said:

    In questo periodo dell’anno tutti vorrebbero stare un po al fresco, ma caro amico, queste denunciette gratuite non bastano… ti consiglierei di assassinare Taormina, almeno provaci! poi in gattabuia le arance te le porterei io… e potrei finalmente tornare a essere orgoglioso di te

  8. d'io Said:

    ritiro “denunciette gratuite” dal precedente post ma insisto, uccidi Taormina, sentirai che gustose le mie arance!

  9. nicola martini Said:

    Da non credere!!!

  10. nicola martini Said:

    da non credere…

  11. Leo Said:

    sì ma anche tu… che cazzo approvi la mozione generale (allegato n. 10)…

  12. sono d’accordo con Sara, denunciato de che, sei tra 80 nomi…niente da fare la mia stima non aumenta…


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