Archive for dicembre, 2006

credo e tecnica della prosa moderna

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1 Taccuini segreti scribacchiati, e pagine battute a macchina selvaggiamente, per tua gioia
2 Sottomesso a tutto, aperto, in ascolto
3 Cerca di non sbronzarti mai fuori casa
4 Sii innamorato della tua vita
5 Quello che senti troverà la sua forma
6 Sii un folle santone della mente
7 Dacci dentro quando ne hai voglia
8 Scrivi quello che vuoi senza fondo attingendo dal fondo della mente
9 Le ineffabili visioni dell’individuo
10 Non c’è tempo per la poesia me esattamente quello che è
11 Tic visionari che ti si agitano nel petto
12 Con lo sguardo fisso in trance sogna sull’oggetto che hai di fronte
13 Rimuovi le inibizioni letterarie, grammaticali, e sintattiche
14 Come Proust sii un vecchio drogato del tempo
15 Raccontare la vera storia del mondo in monologo interiore
16 Il gioiello al centro dell’interesse è l’occhio dentro l’occhio
17 Scrivi nel ricordo e nello stupore di te stesso
18 Lavora guardando fuori dall’essenziale occhio di mezzo, nuotando nel mare del linguaggio
19 Accetta la perdita per sempre
20 Credi nel santo contorno della vita
21 Sforzati di ritrarre il flusso che già esiste intatto nella mente
22 Quando ti fermi non pensare alle parole ma a vedere meglio l’immagine
23 Tieni da conto ogni giorno la data visibilmente impressa nel tuo mattino
24 Nessun timore o vergogna della dignità della tua esperienza, del tuo linguaggio e del tuo sapere
25 Scrivi perchè il mondo legga e veda le immagini esatte che hai
26 Il filmlibro è un film in parole, la forma visiva americana
27 Lode al Personaggio nella Squallida Solitudine disumana
28 Scrittura selvaggia, indisciplinata, pura, proveniente dal profondo, più è folle meglio è
29 Tu sei sempre un Genio
30 Regista-scrittore di fil Terreni Sponsorizzati e Angelicati in Paradiso

Jack Kerouac

fottiti peccatore

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Piergiorgio, da buon credente, desiderava i funerali religiosi che, come noto, sono stati in passato accordati a cani e porci. Sua volontà era che si svolgessero presso la parrocchia Don Bosco di Roma, con la quale era da anni in contatto. Peccato che sia scattato uno sconcertante veto, non da parte della parrocchia, che aveva da sempre un buon rapporto con Welby, ma dal Vicariato.
Questa la nota ufficiale diffusa ieri: “In merito alla richiesta di esequie ecclesiastiche per il defunto Dott. Piergiorgio Welby, il Vicariato di Roma precisa di non aver potuto concedere tali esequie perché, a differenza dai casi di suicidio nei quali si presume la mancanza delle condizioni di piena avvertenza e deliberato consenso, era nota, in quanto ripetutamente e pubblicamente affermata, la volontà del Dott. Welby di porre fine alla propria vita, ciò che contrasta con la dottrina cattolica (vedi il Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 2276-2283; 2324-2325)”.
Non credo ci sia molto da aggiungere.
Che tristezza…

ciao Piero

Poco fa è morto Piergiorgio Welby. Finalmente un sospiro di sollievo per tutti quelli che non vogliono che nel nostro paese si affrontino determinati temi, per tutti quelli che dicono che la vita è di Dio e che deve essere lui a decidere (poco importa se aveva già deciso e vivi attaccato ad un respiratore). Un respiro di sollievo per tutti quelli che sono arrivati a denunciare la strumentalizzazione del caso Welby, arrivando ad offendere l’unica cosa che non gli era ancora stata portata via, l’intelligenza.
Capitolo chiuso. Pochi giorni ancora e i mass media parleranno d’altro, portando un altro affronto alla battaglia di Welby, combattuta non per se stesso (avrebbe potuto trovare clandestinamente fine alle sue sofferenze), ma per tutti quelli che vivono nella sua stessa situazione. Welby con la sua lotta e il suo saper essere leader politico è riuscito davvero a onorare il motto dell’associazione della quale è presidente “dal corpo del malato al cuore della politica”.
Grazie Piero

scritti corsari

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[…] Prima di tutto la distinzione radicale tra Chiesa e Stato. Mi ha sempre stupito, anzi, per la verità profondamente indignato, l’interpretazione clericale della frase di Cristo: “Da’ a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio”: interpretazione in cui si era concentrata tutta l’ipocrisia e l’aberrazione che hanno caratterizzato la Chiesa controriformistica. Si è fatta passare cioè – per quanto ciò possa sembrare mostruoso – come moderata, cinica e realistica una frase di Cristo che era, evidentemente, radicale, estremistica, perfettamente religiosa. Cristo infatti non poteva in alcun modo voler dire: “Accontenta questo e quello, non cercar grane politiche, concilia la praticità della vita sociale e l’assolutezza di quella religiosa, da’ un colpo al cerchio e uno alla botte ecc.”. Al contrario Cristo – in assoluta coerenza con tutta la sua predicazione – non poteva che voler dire: “Distingui nettamente tra Cesare e Dio; non confonderli; non farli coesistere qualunquisticamente con la scusa di potere servire meglio Dio; ‘non conciliarli’: ricorda bene che il mio ‘e’ è disgiuntivo, crea due universi non comunicanti, o, se mai, contrastanti: insomma, lo ripeto ‘inconciliabili’.” Cristo ponendo questa dicotomia estremistica, spinge e invita all’opposizione perenne a Cesare, anche se magari non-violenta (a differenza di quella degli zeloti). […]

P.P.Pasolini, Il Corriere della sera, 6 ottobre 1974

la fine di ogni certezza

E si consuma il duello, che riempie il cuore dei migliori.
Che tipo d’uomo sei?
La scelta ci racconta di te, attenzione.
Paliativo sacro santo, placebo dell’affranto o consapevole propensione?
Oggi non è più facile, non basta prendere e andare, cè un bivio.
Niente più pappa pronta.
L’unico biglietto dell’anno.
E se toppassi?
Terrore.

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inammissibile

ROMA – Nulla di fatto per Piergiorgio Welby, l’uomo che aveva chiesto al tribunale civile l’interruzione del trattamento terapeutico al quale è sottoposto. Il giudice Angela Salvio ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Le motivazioni sono indicate in un provvedimento di 15 pagine. La decisione del magistrato potrà essere impugnata da Piergiorgio Welby.

L’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI: «ANDIAMO AVANTI» – «Attendiamo le motivazioni della sentenza, che comunque aumenta la nostra determinazione ad andare avanti per aiutare Piergiorgio Welby a sottrarsi alla tortura a cui è sottoposto». È quanto afferma il presidente dell’associazione Luca Coscioni, Marco Cappato. «Per noi e per tutti i cittadini italiani – aggiunge Cappato – la decisione del tribunale è una ragione in più per partecipare alla veglia per Piergiorgio».

La veglia

Grazie Welby per il tuo coraggio, la tua generosit&agrave, la tua forza
Sabato 16 in molte città d’Italia saremo in piazza per e con Piergiorgio Welby. Cliccando sull’immagine qui sopra è possibile aderire all’iniziativa. A Padova in piazza delle erbe, a Venezia in piazza S. Marco, a Roma in piazza del Campidoglio e in molte altre città.

P.s.: Trento è scoperta, cari amici di via borino, datevi da fare!

Piergiorgio Welby

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«Morire dev’essere come addormentarsi dopo l’amore, stanchi, tranquilli e con quel senso di stupore che pervade ogni cosa».
(Dal blog di Welby)

aveva proprio ragione Primo Levi!

Eh già, noi animi liberi sentivamo davvero il bisogno di essere liberati dalle dicerie. Per fortuna che esiste Ahmadinejad, paladino della ragione, che ci regala spunti sempre nuovi per non bere le fesserie che ci raccontano ebrei e americani. Pensate, ‘sti ebrei hanno addirittura il coraggio di sostenere di essere stati sterminati! Per fortuna che gli amici della repubblica islamica e un florilegio di personaggi autorevoli sono a pronti a parlare alle nostre coscienze e ad aprirci gli occhi durante la conferenza di Teheran. David Duke, leader del Ku Klux Klan (di cui un po’ tutti sentivamo la mancanza), Ahron Coheh, ebreo ultraortodosso antisemita, Herbert Hoff e il suo libro “specchio dei fatti”. Per fortuna non manca lui, il nostro idolo, Robert Faurisson, leader europeo del movimento negazionista, che ci delizia subito con un paio delle affermazioni che ci piacciono: “Anche Primo Levi che era chimico ha detto di non credere a questa diceria” e ancora “Almadinejad ha ragione, l’Olocausto è una menzogna che ha permesso una gigantesca truffa politica e fininziaria a vantaggio di Israele. I lager sono un invenzione americana”. E meno male che anche noi italiani siamo rappresentati, grazie alla presenza del nipote di Marinetti (all’avanguardia come il nonno), e ad Ugo Fabbri che finalmente ci fa il favore di smascherare il “falso” di San Sabba. Del resto l’aveva già detto qualcuno che il peggio del fascismo fosse mandare i non graditi in confino/vacanza.
Grazie a tutti, davvero!

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firma l’appello per il Satyagraha

Satyagraha per la Pace - Medio Oriente

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