Archive for luglio, 2007

…dividing opinions are all we are

la “cosa” di Daniele

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Oggi Daniele Capezzone ha presentato il suo network decidere.net, con i fatidici 13 punti. eccoli:

1. Fisco: tassa piatta al 20% . La rivoluzione fiscale è possibile
Passaggio progressivo, in 5 anni, ad un’aliquota unica (flat tax) del 20%. Il costo è coperto da una riduzione della spesa pubblica (al netto della spesa per investimenti e per interessi sul debito) dell’1% annuo (5% in 5 anni), il che equivale a dire riduzione della spesa pubblica complessiva, calcolata in rapporto al Pil, dello 0,4% annuo (2% in 5 anni, dal 51 al 49%).
Va osservato che:
a. queste stime non tengono conto dell’assai verosimile effetto di recupero di gettito legato all’emersione di nuova base imponibile;
b. all’aliquota unica si arriverebbe per gradi, per cui fino all’entrata a regime (fino al 5° anno), i costi annualizzati sarebbero anche inferiori;
c. va prevista una rimodulazione del sistema delle detrazioni e delle deduzioni, nonché della no tax area, al fine di assicurare il rispetto del principio di progressività sancito dall’ art.53 della Costituzione (riduzione delle detrazioni e delle deduzioni per le fasce di reddito più alte, e aumento per le fasce più basse)

2. Federalismo fiscale e competitivo
Puntiamo a:
-un significativo trasferimento della potestà impositiva dal livello centrale a quello periferico;
-possibilità anche di pervenire a diversità di livelli di pressione fiscale locale nei diversi territori, per favorire la competizione

3. Presidenzialismo
Presidenzialismo sul modello americano o francese. Una sola Camera con 500 deputati eletti con sistema maggioritario. Abolizione delle province.

4. La “società della scelta” per scuola, sanità e università
Credito d’imposta per le spese sanitarie e di istruzione (scuola e università)

5. Privatizzazioni
Privatizzazione vera di Rai, Ferrovie, Alitalia, Poste, servizi pubblici locali. Nel primo anno di Governo, José Maria Aznar privatizzò le 29 maggiori aziende pubbliche spagnole.

6. Responsabilità patrimoniale del pubblico amministratore
Responsabilità patrimoniale del pubblico amministratore: chi sbaglia e arreca un danno, paghi.

7. Semplificazione burocratica e “impresa in un giorno”
Apertura immediata delle nuove imprese ed ulteriori sburocratizzazioni

8. Riforma delle pensioni e ammortizzatori sociali: modello welfare to work
Pensioni: età pensionabile a 65 anni per uomini e donne (con salita graduale di un anno ogni due anni, fino ai 65 anni nel 2018: a quel punto, ogni anno ci sarebbe un risparmio di 7 miliardi di euro). Con queste risorse, realizzazione di una vera rete di ammortizzatori sociali: sostituzione dei miseri ammortizzatori esistenti (che tutelano 17 lavoratori licenziati su 100) con un ammortizzatore unico di un anno

9. Statuto dei lavori
E’ l’idea originaria di Marco Biagi e Tiziano Treu del 1997 che viene ora ripresa dal Libro Verde della Commissione Europea sul futuro del diritto del lavoro (novembre 2006). Regime universale delle tutele minime (compresi gli ammortizzatori).

10. Detassazione del lavoro straordinario e aumenti salariali legati all’andamento dell’azienda
Detassazione del lavoro straordinario, rendendo l’operazione conveniente sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. Aumenti salariali legati all’andamento dell’azienda: è possibile legare la parte variabile dei salari ai risultati raggiunti e alla produttività.

11. Abolizione del sostituto d’imposta per i lavoratori dipendenti
Possibilità per il dipendente di optare per il versamento in proprio dell’imposta senza avvalersi del sostituto.

12. Superamento degli ordini professionali
Superamento degli ordini professionali, per rendere più aperto l’accesso alle professioni.

13. Abolizione valore legale titolo di studio e valutazione dei docenti
Abolizione del valore legale del titolo di studio, e valutazione dei docenti di ogni ordine e grado (con messa online dei relativi risultati, sul modello inglese).

the saddest day

Si è concluso ieri il comitato nazionale di Radicali Italiani. Non dimenticherò mai questo 1 luglio. Poco da dire, il giorno più triste della mia esperienza politica.