Archive for ottobre, 2007

verso il nuovo

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Non so voi ma io mi sento particolarmente a mio agio in questi tempi di delirio politico puro.
I giorni per quest’ orrido governo paiono contati, ma esso si dimostra ancora in grado di deliziarci con perle d’altri tempi. Molte critiche sono piovute per esempio sull’idea di obbligare alla registrazione e sottoporre alle leggi sulla diffamazione i blog. Io ne apprezzerei invece la ratio di pseudo eutanasia attiva, che vi libererebbe tra l’altro di questa paginetta sempre più prossima allo stato vegetativo.
Perché la cosa più importante é essere preservati. E allora mi pare giusto pure rendere chattare un reato, perché non si può mai sapere chi ti capita. Per non parlare delle soste al semaforo… quindi lode all’idea dei lavavetri in gattabuia. E poi An ha il coraggio di intasarmi Roma con mezzo milione di persone contro Prodi. Ma state scherzando? siamo noi i degni eredi di Benito, voi al massimo democristiani marcescenti.
Il Pd l’abbiamo ideato per scavalcarvi a destra (ipse dixit). Noi democratici ci lamentiamo della legge elettorale con le liste bloccate e poi TAC facciamo le primarie con le liste bloccate. Anzi meglio. Siamo riusciti a distribuire programmi sbagliati per il conteggio degli eletti in tutta Italia, con il risultato invidiabile di far eleggere decine di persone che avevano preso il maggior numero di voti piuttosto che la percentuale più alta. E nessuno ha fatto ricorso. Quelli dell’ovra in confronto erano dei gran pivelli, noi siam riusciti pure a spacciare il tutto per un grande successo democratico. Democratico… Questo termine ormai ci appartiene, sciò!
Cioé dico, abbiamo convinto tutti ma proprio tutti che Veltroni é l’uomo nuovo e addirittura che non é mai stato comunista (come afferma egli stesso).
Giù il cappello. E le braghe.

dubbio odierno

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Ho appena preso il nuovo disco dei radiohead, da ieri disponibile unicamente in download dal loro sito al prezzo desiderato dall’utente.
Chissà se vale la sterlina e 45 centesimi che ho speso.
Probabilmente no.

certezza odierna

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Più il tempo passa e più tutto peggiora. Eppur si riesce a farne carburante per ottimismo ed umorismo. I 25, dicono, sono il crocevia dell’ esistenza. Non puoi più dirti esattamente giovane, eppure lo sei per le cose che contano (ti raccontano). C’è quindi chi finisce l’università ed entra all’università, chi svolta la propria vita all’estero ma gli manca quel non-so-che, chi cerca invano posaceneri onniscenti, chi fa del buena il lato bello della vita.
Le certezze del resto appannano il sentire, sarebbe meglio farsi una doccia con tutto ciò che ci circonda.
Troppe cose, accadute nell’ultimo anno, sembrano segnare la fine di un’ epoca, ma quest’ epoca non vuol finire manco a randellate, sta lì e si rotola un po’ sorniona e un po’ marcescente.
Occorre quindi tornare alla brutta abitudine delle certezze.
Oggi ne scelgo una, urgente:
La vita non può prescindere da un paio di occhialini da piscina con cui fare il soffritto.