Archive for agosto, 2007

pingelapp

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Contro ogni previsione sono sopravvissuto all’intervento chirurgico quindi colgo l’occasione, dopo mesi di inutile attesa, per annunciare che il myspace del mio nuovo brutto gruppo è online. L’indirizzo è www.myspace.com/pingelapp.
Essendo il quozionte intellettivo medio dei fruitori del mio blog piuttosto elevato, per non parlare della loro cultura generale, mi pare superfluo fornire spiegazioni etimologiche per il nome scelto. Accorrete quindi numerosi ad ascoltare il nostro nuovo pessimo singolo elettrofolk, che fluttua tra minimalismo, dutch pop ed elettronica.
Nuovo… a dire il vero il tutto è già li tale e quale dal primo di giugno, ma io e il mio socio attendavamo inutilmente l’avvento di nuove canzoni e/o migliorie estetiche. Dopo aver preso atto del trionfo della spossatezza ecco il lancio.
Olè

ecco la morte

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Eccoci qua per l’addio. Oramai il giuoco del manca tanto non funziona più: domani, 6 agosto, mi sottoporrò ad un intervento al legamento crociato, questo sconosciuto. Non so se vi rendete conto della gravità della situazione, tutto ciò vuol dire FLEBO! ma rendo l’idea? flebo! ‘sti stronzi hanno intenzione di infilare un ago nel mio braccio e lasciarlo li un sacco di giorni. Ma stiamo scherzando? io posso resistere al massimo un minuto, un minuto e mezzo, a patto di stare disteso su un lettino tenendomi la mano buona sugli occhi. E invece no, sta roba me la metton su preventiva, con un carellino invasivo sempre li a ricordarti che c’è.
Io ho pure cercato una via d’uscita. Essendo costituzionalmente riconosciuto il diritto di poter rifiutare un trattamento medico non desiderato ho cercato vanamente di vedermi riconosciuto il diritto al rifiuto parziale del trattamento (niente flebo). Niente da fare. Una volta che accetti di sottoporti ad intervento accetti l’ago. Punto e stop. Ho cercato qualche appoggio, ma invano. E pensare che potevo essere un nuovo caso Welby o Nuvoli…
Preso atto dell’illegalità galoppante ho cercato di arrangiarmi dando mandato a mia madre di acquistare un paraocchi per cavalli. Faceva proprio al caso mio! ti godi il muro davanti a te, o il morente a seconda dei casi, ma zero campo visivo per il braccio violentato e il carellino della morte. Purtroppo mi son dovuto arrendere alla scarsa compatibilità del mio cranio con le misure standard equine.
La carta segreta che tengo in serbo mi pare però difficilmente attaccabile: lenzuolo giganteso con buco al centro in cui infilare il braccio. Poi con degli appositi tiranti il lenzuolo verrà attaccato al soffitto. Ottima barriera tra me e il male che mi fanno.
Ma non finisce qui. Devo sopportare una iniezione anestetica dentro la spina dorsale, per poi approdare in sala operatoria. E qui sorge un altro problema. L’anestesia è locale, quindi sarò cosciente. L’operazione avviene con trapianto da cadavere. Tutto quindi lascia presagire un bel cadavere di vecchietta disteso al mio fianco, con un acre odore di decomposizione solo parzialmente velato da una retropuzza di N80. Nessuna via d’uscita: da una parte la flebo, dall’altra sta vecchia, davanti sti chirurghi con trapano e moto sega, sopra uno schermo al plasma con l’intervento in diretta. La mia sopravvivenza è matematicamente impossibile. Darò accurate disposizioni di spegnere lo schermo (ma la registrazione su dvd andrà a quel sadico di Fè), accenderò l’ipod con il prescelto ” the downward spiral” e mi spegnerò mestamente.
Addio a tutti.